Si passa infatti dall’essere figli all’essere coppia, portando nella coppia aspettative bisogni e desideri che riguardano noi e la nostra famiglia di origine.
Nella relazione di coppia nel momento in cui si decide di unirsi nel matrimonio o nella convivenza esistono due patti:
- un patto di fiducia esplicito che si sancisce con la scelta di stare insieme e si fonda sull’impegno reciproco
- un patto segreto che rappresenta le motivazioni psicologiche e affettive sottostanti all’essersi scelti. Infatti ciò che attrae due individui è un insieme di bisogni, desideri e paure che sono legati alla storia delle persone e ai modelli della loro famiglia di origine. C’è una parte di noi, quindi, forse più nascosta e meno consapevole che sceglie “l’altro” che risponde a propri bisogni e desideri (bisogno di amore e protezione, cura di ferite familiari, ricerca di dipendenza, bisogno di possesso “tu sei mi/o”, …).
Il patto segreto può considerarsi riuscito (o praticabile) in due casi:
- quando i partner, incontrandosi, riescono a soddisfare bisogni affettivi reciproci,
- quando il patto può essere rilanciato e riformulato al mutare dei bisogni e delle aspettative lungo l’arco della vita.
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