Quello della separazione è un tema molto ampio che tocca diversi momenti della nostra vita, alcuni fisiologici e altri che sembrano andare contro allo scorrere “normale” del tempo e delle cose. Il tema della separazione è fondamentale fin dai primi mesi dell’infanzia: il bambino viene al mondo come un tutt’uno con la madre, in un rapporto di simbiosi totale.
Una relazione sana, che mira a far crescere e rendere indipendente il proprio figlio parte da un processo di separazione della madre dal bambino che ha origine fin dai primi mesi di vita. Il bambino prende coscienza di avere una propria identità, diversa da quella materna, quando si vede riconosciuto dalla madre; questo stadio viene chiamato dagli psicologi “identificazione allo specchio”. Quando madre e bambino sono davanti a uno specchio il bambino vede inizialmente due figure: il suo riflesso, che non riconosce, e il riflesso della madre che invece riconosce. Quando si accorge che lo sguardo amorevole che di solito la madre rivolge a lui è ora rivolto alla sua immagine riflessa nello specchio compie un’associazione tra la figura riflessa e lui stesso e prende coscienza di sé, di esistere come qualcosa di diverso – e distinto- dalla madre.
E’ importante che la madre favorisca il processo di separazione del proprio figlio da lei e più tardi dal nucleo famigliare (pensiamo all’adolescenza e al giovane adulto che esce di casa per andare vivere da solo). La madre deve insegnare al bambino a sopportare la sua assenza, in caso contrario il bambino potrebbe sviluppare un’ansia da separazione e sarà incapace di tollerare una qualsiasi distanza dalla madre e di intraprendere un percorso di crescita indipendente.
Ansia da separazione: un aiuto psicologico per le mamme
Il supporto psicologico può aiutare a gestire questi processi complessi favorendo una relazione di indipendenza e di crescita tra la coppia madre-bambino. La psicologia infantile ci parla di una madre che sia “sufficientemente” buona. Una buona madre non è una figura sempre presente ma una che è capace di introdurre la figura di un terzo, di un’altra persona, nella relazione tra lei e il bambino per non renderlo un rapporto esclusivo (il padre, ma in seguito anche gli amici, i compagni di scuola, favorendo lo sviluppo di una vita sociale del bambino). L’ansia da separazione dei bambini troppo legati alle proprie madri è spesso associata a sintomi come depressione, tristezza, isolamento, apatia, difficoltà di concentrazione e paura che i propri familiari possano improvvisamente morire. Anche dopo che il bambino ha superato i primi stadi di crescita, l’ansia da separazione può fare ritorno durante periodi di forte stress (a scuola, malattie passate in ospedale, dolori cronici ecc). La psicoterapia aiuta a districarsi tra la complessa relazione che esiste tra dipendenza e separazione.
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